Sicilia, investimenti e innovazione: Conflavoro commenta il nuovo piano da 440 milioni

12 Giugno 2025

“Il cofinanziamento dei Contratti di sviluppo è un segnale di attenzione verso le imprese locali, che potranno beneficiare di strumenti agevolativi per investire in innovazione, crescita e competitività.”

Così il vice presidente nazionale di Conflavoro e segretario regionale della Sicilia, Giuseppe Pullara, commenta l’approvazione da parte della giunta regionale, guidata da Renato Schifani, del nuovo Accordo di programma tra la Regione, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e Invitalia, destinato al cofinanziamento dei Contratti di sviluppo. L’intesa prevede la mobilitazione di oltre 440 milioni di euro per sostenere il sistema produttivo siciliano, con risorse provenienti dal PR FESR e dal FSC 2021-2027. Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha sottolineato che questo accordo si inserisce nella visione liberale di sostegno alle imprese, considerate il motore della crescita economica e dell’occupazione. L’assessore alle Attività produttive, Edy Tamajo, ha evidenziato che i fondi saranno utilizzati per stimolare la crescita industriale, attrarre nuovi investimenti e rafforzare l’innovazione tecnologica.

Nel dettaglio, il cofinanziamento prevede: 144 milioni di euro, di cui 45 milioni a carico del MIMIT e 99 milioni della Regione (49 dal PR FESR 2021-2027 e 50 dal FSC 2021-2027); ulteriori 300 milioni di euro dal PR FESR 2021-2027 per progetti strategici, tra cui quello con STMicroelectronics nell’ambito della piattaforma europea STEP (Strategic Technologies for Europe Platform).

L’accordo sarà accompagnato da una convenzione con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che fungerà da organismo intermedio per la gestione degli strumenti agevolativi, in sinergia con il Dipartimento delle Attività produttive e il Dipartimento della Programmazione della Regione Siciliana.

Conflavoro, associazione che rappresenta le piccole e medie imprese, ha sempre sostenuto la necessità di strumenti agevolativi per favorire investimenti in innovazione, crescita e competitività.

L’associazione datoriale mira a creare un ecosistema favorevole alle imprese, promuovendo investimenti e innovazione per contrastare le difficoltà strutturali del territorio.

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