“L’isola non può più permettersi di rimanere bloccata da una burocrazia fuori dal tempo, il turismo e la cultura sono colonne portanti della nostra economia. Ogni ostacolo danneggia imprese, lavoratori e indotto: non possiamo rischiare una stagione estiva sottotono e, soprattutto, mettere a repentaglio la nostra attrattività nel panorama turistico internazionale”. Lo afferma Giuseppe Pullara, vicepresidente nazionale di Conflavoro e segretario regionale di Conflavoro Sicilia. 

 “Il problema è ormai noto agli addetti ai lavori. Mentre, dal 1° gennaio, nel resto d’Italia gli spettacoli fino a 2.000 spettatori possono essere organizzati con una semplice SCIA, grazie alle procedure agevolate introdotte dal Decreto Semplificazioni (DL 76/2020), in Sicilia tutto resta fermo. L’autonomia regionale, che rappresenta un valore importante per il nostro territorio, implica stavolta la necessità di adottare provvedimenti specifici per poter recepire appieno la semplificazione prevista a livello nazionale. Le preoccupazioni sollevate da numerosi assessori comunali, riuniti nella rete Reacts, evidenziano quanto sia urgente colmare questo divario normativo e amministrativo”, spiega Pullara.

“Gli ulteriori passaggi amministrativi che, ad oggi, non sono ancora stati adottati pienamente in Sicilia, lasciano quindi imprenditori e amministrazioni locali- continua– alle prese con istruttorie lunghe e complesse che coinvolgono più enti, con tutti i disagi immaginabili, specie nelle relazioni coi grandi player”. Conflavoro Sicilia chiede alla Regione di intervenire in modo celere per sbloccare la situazione, consentendo così ai comuni dell’isola di applicare le semplificazioni già operative nel resto del Paese. Al tempo stesso, chiede al Governo nazionale di favorire un coordinamento efficace che sostenga il settore e possa favorire, nel contesto di specie, un allineamento burocratico del turismo siciliano al resto del Paese, con regole chiare e tempi certi nei procedimenti.