Semplificazione burocratica, salario minimo, infrastrutture, sviluppo industriale e sicurezza sul lavoro: questi sono i temi su cui Conflavoro Sicilia ha recentemente focalizzato la propria attenzione. Ne abbiamo parlato con Giuseppe Pullara, vicepresidente nazionale di Conflavoro e segretario regionale di Conflavoro Sicilia, per analizzare alcune delle questioni più cruciali per il futuro dell’isola.
D: Recentemente ha parlato della burocrazia che rischia di paralizzare il turismo e gli eventi culturali in Sicilia…
R: “La Sicilia non può più permettersi di rimanere bloccata da una burocrazia fuori dal tempo. Il turismo e la cultura sono colonne portanti della nostra economia, e ogni ostacolo danneggia imprese, lavoratori e indotto. Mentre nel resto d’Italia gli spettacoli fino a 2.000 spettatori possono essere organizzati con una semplice Scia, in Sicilia tutto resta fermo. Chiediamo alla Regione di intervenire rapidamente per adottare le semplificazioni già operative nel resto del Paese, evitando lunghe istruttorie che scoraggiano gli investimenti nel settore”.
D: Il tema del salario minimo è al centro del dibattito nazionale. Qual è la posizione di Conflavoro?
R: “Siamo contrari all’introduzione di una soglia minima retributiva fissata per legge, perché potrebbe comportare un aumento insostenibile del costo del lavoro per le imprese. Proponiamo, invece, un modello basato sulla contrattazione collettiva nazionale, individuando il CCNL più applicato in ogni settore come riferimento retributivo. Questo sistema garantirebbe salari equi senza compromettere la competitività delle aziende siciliane”.
D: La Sicilia ha recentemente ottenuto un finanziamento di 100 milioni di euro per le infrastrutture industriali…
R: “Investire nelle infrastrutture industriali significa agevolare la logistica, ridurre i costi operativi e accrescere la competitività delle aziende siciliane. È fondamentale accompagnare questo intervento con politiche di sviluppo imprenditoriale e semplificazioni burocratiche per incentivare gli investimenti. Conflavoro monitorerà lo stato di avanzamento degli interventi per garantire che le imprese abbiano voce e che l’investimento produca effetti concreti sul tessuto economico siciliano”.
D: Il Ponte sullo Stretto è un progetto che divide l’opinione pubblica. Qual è la sua visione?
R: “Conflavoro è favorevole alla costruzione del Ponte, non per una questione politica, ma per le opportunità economiche e occupazionali che può generare. Tuttavia, il Ponte da solo non basta: è necessario un piano di sviluppo infrastrutturale che migliori i collegamenti interni della Sicilia. Senza una rete moderna ed efficiente, rischiamo di vanificare il potenziale di questa grande opera”.
D: La sicurezza sul lavoro è un tema cruciale per le imprese e i lavoratori. Quali sono le proposte di Conflavoro?
R: “Ultima in ordine di tempo, lo scorso 20 maggio, durante un incontro a Palazzo Chigi tra il Governo e le principali associazioni di categoria per discutere di salute e sicurezza sul lavoro, Conflavoro ha proposto un intervento istituzionale per eliminare la pratica degli attestati falsi e favorire una formazione certificata e di qualità. A tal fine, abbiamo presentato l’idea di un patentino digitale unificato, accessibile tramite QR code, che certifichi i percorsi formativi svolti, la loro durata e gli enti erogatori. Gli attestati ‘facili’ sono certificazioni rilasciate senza che i lavoratori abbiano realmente acquisito le competenze necessarie per operare in sicurezza. Sono, a tutti gli effetti, attestati falsi perché i corsi correlati, spesso, risultano addirittura inesistenti e, anche se erogati, non rispettano le normative stabilite dalla legge, mettendo così a rischio la sicurezza dei lavoratori”.
D: Conflavoro ha avviato un dialogo con i giovani siciliani. Partendo dalle riflessioni del suo libro “Polvere di gesso” avete promosso diversi incontri con i ragazzi per motivarli a non mollare, a lottare e perseverare affinché raggiungano i propri sogni, soprattutto nel campo lavorativo.
R: “Le sinergie tra il mondo del lavoro, quello scolastico e familiare sono indispensabili. Puntiamo sul coinvolgimento diretto degli istituti e dei loro studenti, dando vita confronti con psicologi, sociologi, pedagogisti e imprenditori, con l’obiettivo di parlare ai ragazzi fornendo riflessioni di crescita personale, superando le varie sfide e aiutandoli a fare scelte consapevoli. Crediamo fortemente nelle nuove generazioni. La Sicilia ha un enorme potenziale, e i giovani devono essere protagonisti di questo cambiamento”.
D: Quali sono le priorità per il futuro economico della Sicilia?
R: “Dobbiamo puntare su semplificazioni burocratiche, infrastrutture moderne, politiche di sviluppo imprenditoriale e sicurezza sul lavoro. La Sicilia ha un enorme potenziale, ma servono interventi concreti per renderla più attrattiva per gli investitori e migliorare la qualità della vita dei lavoratori. Conflavoro continuerà a lavorare per garantire che queste sfide vengano affrontate con determinazione e pragmatismo”.