Ogni imprenditore sa bene quanto la sicurezza sul lavoro non sia un optional. Ma spesso, complice la routine quotidiana, si tende a trascurare piccoli aspetti che, durante un’ispezione, possono trasformarsi in grandi problemi. Prepararsi non significa avere la “carta in regola” solo per evitare multe, ma dimostrare attenzione concreta per i propri collaboratori e per la sostenibilità dell’azienda.
Le ispezioni, condotte da INL, ASL o forze dell’ordine, quando arrivano, si concentrano su DVR aggiornato, formazione erogata, uso corretto dei DPI, sorveglianza sanitaria attiva… Ma anche l’organizzazione generale, la cultura che si respira in azienda.
Un DVR ben scritto è un buon punto di partenza, ma non basta. Dev’essere vivo, aggiornato, condiviso. Lo stesso vale per la formazione: non solo obbligo, ma momento per far crescere consapevolezza e coinvolgimento. Se poi i dispositivi di protezione sono presenti ma nessuno li usa correttamente, il problema non è la fornitura: è il comportamento.
E poi c’è la documentazione. Sì, quel faldone che spesso si tiene nell’armadio “per quando serve”. Ma la sicurezza non è un archivio: è una pratica quotidiana, una collaborazione tra datore di lavoro, RSPP, medico competente, RLS e ogni singolo lavoratore.
In definitiva, affrontare un’ispezione con serenità si può. Serve metodo, attenzione e una rete di figure competenti. Ma soprattutto serve un cambio di approccio: non viviamola come un ostacolo, ma come un’opportunità per migliorare. Conflavoro Sicilia è accanto alle aziende in questo percorso, perché la sicurezza non è solo un dovere, è un valore.