PNRR, Conflavoro: priorità alle PMI per AI, lavoro, energia e burocrazia.

29 Settembre 2025

Conflavoro ha preso parte alla cabina di regia sulla revisione del PNRR convocata, lo scorso 26 settembre, dal ministro Tommaso Foti a Palazzo Chigi. Il presidente Roberto Capobianco ha delineato quattro direttrici strategiche per rafforzare la competitività delle piccole e medie imprese italiane: digitalizzazione, costo del lavoro, energia e semplificazione amministrativa.

Capobianco ha sottolineato il ritardo digitale dell’Italia, che si colloca al 21° posto in Europa, con oltre il 30% delle imprese prive di infrastrutture adeguate. L’intelligenza artificiale, secondo il presidente dell’associazione datoriale, potrebbe incrementare la produttività di oltre il 40%, ma servono strumenti concreti: voucher per soluzioni AI, crediti d’imposta cedibili per la formazione e sportelli unici per accompagnare la trasformazione digitale.

In Sicilia, dove molte PMI operano in settori tradizionali come l’agroalimentare, il turismo e l’artigianato, l’adozione dell’AI potrebbe rappresentare un passo importante. 

Il cuneo fiscale italiano, al 47,1%, è tra i più alti d’Europa. Capobianco ha chiesto una decontribuzione strutturale, accompagnata da incentivi per reti di impresa, assunzioni di giovani e profili green-digitali, oltre a un rafforzamento del welfare aziendale con bonus, premi e buoni pasto.

Il caro energia continua a penalizzare le imprese italiane. Nel 2024, il prezzo medio dell’elettricità ha raggiunto i 109 €/MWh, contro i 78 della Germania e i 58 della Francia. Ad aprile 2025, il costo è salito a 121 €/MWh. Conflavoro propone un fondo strutturale di sostegno, il disaccoppiamento del prezzo dell’elettricità da quello del gas e una riduzione fiscale sulla componente energia.

“Per le imprese siciliane, spesso isolate dai grandi hub energetici nazionali- dice il vice presidente nazionale di Conflavoro e segretario regionale della Sicilia, Giuseppe Pullara- queste misure sarebbero vitali per contenere i costi e rilanciare la competitività, soprattutto nei settori ad alta intensità energetica come la trasformazione alimentare e la ceramica.”

Capobianco ha anche denunciato l’eccessiva lentezza della pubblica amministrazione: una PMI su due lamenta tempi troppo lunghi per ottenere autorizzazioni. Conflavoro chiede tempi certi di risposta, interoperabilità tra banche dati e adempimenti più snelli.

In Sicilia, dove la burocrazia è spesso percepita come un ostacolo allo sviluppo, una PA più efficiente potrebbe liberare energie imprenditoriali e facilitare l’accesso ai fondi del PNRR.

Conflavoro si conferma voce autorevole delle PMI. La revisione del PNRR rappresenta un’occasione per rilanciare l’economia locale e nazionale, puntando su innovazione, lavoro, sostenibilità e semplificazione.

 

(Nella foto da sx: Giuseppe Pullara e Robero Capobianco)

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