Il Governo ha ufficialmente firmato il decreto attuativo degli articoli 17 e 19 del Decreto Coesione, destinando 800 milioni di euro per sostenere iniziative di autoimpiego, imprenditorialità e libera professione. Il provvedimento, attualmente al vaglio degli organi di controllo, mira a rilanciare la partecipazione al mondo del lavoro dei giovani disoccupati, inattivi o in condizioni di fragilità sociale, con particolare attenzione ai NEET (Not in Education, Employment or Training), ovvero, giovani che non studiano, non lavorano e non seguono un percorso formativo. In Sicilia il tasso di Neet, secondo i dati INPS del 2023, è il peggiore d’Italia: del 30,4% per le donne e 25,6% per gli uomini. Le cause includono dispersione scolastica, contratti precari, fuga di giovani talenti e mancanza di orientamento. Come sottolineato dal Ministro del Lavoro Marina Calderone, si tratta di un’azione di sistema che favorisce la nascita di nuove attività produttive individuali e collettive; il passaggio generazionale in imprese e professioni; la formazione e il tutoraggio per accompagnare le idee d’impresa; un contributo economico per l’avvio delle attività.
La strategia punta a rafforzare la capacità di “intraprendere” dei giovani italiani, valorizzando il saper fare e la qualità del lavoro in tutte le sue forme. Il Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Tommaso Foti, ha definito l’iniziativa come uno strumento concreto per realizzare le aspirazioni dei giovani e costruire percorsi di autonomia e crescita personale. 700 milioni provengono dal Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+), mentre 100 milioni sono risorse del PNRR, nell’ambito del programma Gol (Garanzia di occupabilità dei lavoratori – parte della missione 5 del piano)”. Nei prossimi giorni verranno pubblicati i dettagli operativi per accedere agli incentivi, con le modalità di presentazione delle domande e i criteri di selezione.