“È urgente adottare un quadro normativo più snello che favorisca l’innovazione e riduca gli ostacoli amministrativi per le imprese”
A dichiararlo è Giuseppe Pullara, vicepresidente nazionale di Conflavoro e segretario regionale per la Sicilia, che rinnova l’appello per uno snellimento burocratico a sostegno dell’imprenditoria innovativa. La Sicilia si conferma tra le prime dieci regioni italiane per numero di startup innovative, con oltre 640 realtà attive nel 2025. Le imprese operano in settori strategici come agritech, turismo digitale, energie rinnovabili, salute e intelligenza artificiale. Nonostante il fermento, la burocrazia resta un freno: secondo un’indagine presentata all’Italian Tech Week, l’80% dei giovani imprenditori italiani rinuncia agli incentivi per via della complessità amministrativa. Tra le principali criticità: adempimenti fiscali, contrattualistica e comunicazioni ripetitive verso la pubblica amministrazione. La Regione siciliana ha avviato strumenti di sostegno, tra cui voucher fino a 200mila euro per la digitalizzazione e incentivi per progetti innovativi. Intanto, dal 2026 l’UE introdurrà un regime giuridico opzionale per startup, con norme semplificate e apertura d’impresa in 48 ore. Un’opportunità che potrebbe semplificare l’avvio e lo sviluppo delle realtà imprenditoriali anche in Sicilia. “La burocrazia pesa su tempo, risorse e crescita – conclude Pullara –. Serve un’azione decisa per liberare il potenziale delle startup e renderle protagoniste dell’innovazione globale.”