L’importanza della cybersecurity nelle Pmi. Pullara: “Investire nella formazione per proteggere le imprese”

5 Luglio 2024

“In un momento in cui molte attività umane diventano digitali si amplia la superficie d’attacco per i cybercriminali e le aziende medio piccole devono imparare a tutelarsi.”  Lo dice il segretario regionale della Sicilia e vice presidente nazionale di Conflavoro PMI, Giuseppe Pullara, commentando la campagna “Accendiamo la cybersicurezza. Proteggiamo le nostre imprese”, a tutela delle Pmi, realizzata dall’Agenzia Nazionale per la Cybersicurezza, guidata dal Direttore Generale Bruno Frattasi, e dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria, guidato dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alberto Barachini, che insieme l’hanno presentata, a Palazzo Chigi.

La Sicilia è al terzo posto tra le regioni dove vengono allertate più persone (8,4 %) dopo il Lazio (19,6%) e la Lombardia (13,6%).  Le principali categorie di dati che sono oggetto di attacco rimangono, anche nel 2023, password, indirizzi e-mail, username, nome e cognome e numero di telefono. Le PMI, in particolare le piccole micro-aziende, si sono confermate il target preferito degli hacker. Dati allarmanti visto il tessuto imprenditoriale italiano, incentrato sulle micro, piccole e medie imprese, tradizionalmente deboli sul piano delle difese dai cyber attacchi.

 “Occorre investire sul settore della sicurezza informatica e su una formazione più efficace- afferma Giuseppe Pullara– una necessità concreta per tutto il Paese, visto che le Pmi sono il tessuto connettivo dell’economia italiana, e un incidente informatico può avere ripercussioni. Più l’Italia si digitalizza, più ci sarà bisogno di cyber sicurezza”.

Guardando al prossimo futuro, secondo il segretario regionale di Conflavoro Sicilia e vice presidente nazionale, particolare attenzione dovrà essere posta verso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nell’ambito dei processi di business delle imprese.

“Mentre l’intelligenza artificiale continua a evolversi – conclude – emergono anche nuove figure professionali che svolgono ruoli cruciali nell’applicazione, nello sviluppo e nell’implementazione di questa tecnologia innovativa. Bisogna gestire e coordinare l’introduzione degli strumenti di Intelligenza artificiale in azienda, in modo costruttivo e responsabile”.

 

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