“Progettazione e struttura organizzativa in un’associazione di categoria: il caso Conflavoro PMI”: con questa tesi, il 9 luglio scorso, una giovane studentessa sarda ha raggiunto un traguardo importante completando il proprio percorso universitario con la laurea in “Comunicazione d’impresa e politica delle risorse umane”. Il suo lavoro ha rappresentato un perfetto equilibrio tra rigore scientifico e dialogo con il mondo imprenditoriale e ha dimostrato come l’università possa aprirsi al confronto diretto con le realtà professionali.
Tra le pagine del suo elaborato figura l’intervista a Giuseppe Pullara, vicepresidente nazionale e segretario regionale per la Sicilia di Conflavoro, testimonianza concreta di come università e associazioni datoriali possano dialogare per costruire conoscenza e prospettive professionali.
Il contributo di Pullara ha offerto uno spunto prezioso per analizzare il ruolo delle associazioni di categoria nella promozione della cultura d’impresa, nella tutela dei diritti degli imprenditori e nella valorizzazione del tessuto economico locale. L’intervista, raccolta in fase di ricerca, si è rivelata un elemento chiave per la trattazione del rapporto tra realtà associative e formazione universitaria.
La neolaureata ha voluto esprimere, proprio nelle pagine della tesi, la propria gratitudine a Giuseppe Pullara per aver arricchito il suo lavoro: “Intervistarlo e confrontarmi con lui è stato un momento di grande arricchimento personale, non solo per il contributo offerto sull’associazione, ma per la sua visione autentica e appassionata sui giovani e sul mondo del lavoro. Un incontro che porterò con me con gratitudine”.
Queste parole raccontano non solo il valore della testimonianza, ma anche il senso profondo di un progetto tesi che non si limita alla teoria, ma tende la mano verso il mondo reale.
Conflavoro, da parte sua, ha accolto con orgoglio la citazione, riconoscendo l’importanza di stimolare i giovani a guardare con curiosità e spirito critico al mondo del lavoro. È proprio in questi momenti che si coltivano i semi di una nuova classe dirigente attenta, preparata e consapevole.