Offre una flessibilità strategica per l’utilizzo intermittente di dipendenti in base alle esigenze specificate nel contratto collettivo.
Il contratto intermittente, noto anche come contratto di lavoro a chiamata, è una modalità flessibile che consente a un datore di lavoro di usufruire dei servizi di un dipendente in modo intermittente, in base alle esigenze specificate nel contratto collettivo. Tuttavia, questa tipologia contrattuale è vincolata da limitazioni oggettive e soggettive, in quanto è riservata ai lavoratori under 24 e over 55, salvo deroghe tramite accordi di secondo livello o accordi di prossimità, con il coinvolgimento delle idonee rappresentanze sindacali.
Rischi
La mancata stipulazione di un accordo che deroghi alle norme del contratto intermittente può portare a sanzioni durante verifiche ispettive e alla trasformazione del rapporto in un contratto di lavoro subordinato, con impatti economici significativi.
Vantaggi
Gli accordi di prossimità o i patti di secondo livello, agendo come strumenti flessibili, consentono alle imprese di utilizzare il contratto intermittente anche per lavoratori al di fuori delle fasce di età stabilite dalla legge, senza rischiare sanzioni o ispezioni.