Welfare: cresce la spesa pubblica, ma il Mezzogiorno resta indietro. L’intervento di Conflavoro Sicilia

5 Novembre 2025

Nel 2024 la spesa pubblica destinata al welfare ha raggiunto i 669,2 miliardi di euro, pari al 33,3% del PIL nazionale.

Un dato significativo che testimonia l’impegno dello Stato nel sostenere il benessere collettivo. Tuttavia, persistono disuguaglianze territoriali, con il Mezzogiorno che rimane indietro rispetto al Nord, sia in termini di accesso ai servizi che di infrastrutture sociali.

Le regioni meridionali,  secondo il Welfare Italia Index 2025, registrano livelli inferiori di spesa sociale pro capite. In Sicilia, ad esempio, città come Catania e Palermo si fermano rispettivamente a 124 e 132 euro per abitante, ben al di sotto della media nazionale.

Giuseppe Pullara, vicepresidente nazionale di Conflavoro PMI e segretario regionale per la Sicilia, sottolinea: “In un’economia in continuo cambiamento, in cui le esigenze delle risorse umane evolvono rapidamente, le aziende devono mantenersi al passo con i tempi. È fondamentale che apprezzino e adottino gli strumenti innovativi che la legge e il mercato mettono a disposizione per rimanere competitive e fidelizzare adeguatamente i propri dipendenti. Il welfare è un investimento strategico che migliora il clima aziendale, aumenta la produttività e rafforza il legame tra impresa e territorio”.

 Conflavoro, promuove un modello di welfare  che valorizza le specificità delle PMI e favorisca la partecipazione attiva dei lavoratori. L’attuazione di un piano welfare efficace deve seguire buone prassi e può beneficiare del supporto di figure competenti come il Consulente del lavoro, oltre che delle associazioni di categoria come la nostra, che offrono assistenza, formazione e strumenti operativi per costruire soluzioni su misura.

Il rafforzamento del welfare, soprattutto nelle aree più fragili del Paese come il Mezzogiorno, rappresenta una sfida per garantire equità sociale e sviluppo economico diffuso. Conflavoro, da sempre al fianco delle PMI, promuove un approccio concreto e personalizzato al welfare, sostenendo le aziende nel costruire modelli virtuosi e sostenibili, capaci di rispondere alle esigenze del presente e anticipare quelle del futuro.

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